«Se lo Stato fa il pareggio di bilancio, dove SPENDE 100 E TASSA GLI STESSI 100 lasciando a cittadini/aziende ZERO denaro, esso non può poi pretendere che nessuno evada. Come fanno cittadini/aziende a vivere e a risparmiare? Dove lo vanno a pendere il denaro se è vero che solo lo Stato lo emette? Per forza devono evadere».
Questo è il punto focale del discorso di Barnard sull’evasione fiscale secondo la nuova prospettiva economica della ME-MMT, al di là di ogni retorica anti-evasore. E siccome più semplice di così non riesco a metterla, prendo paro paro la maggior parte dei paragrafi del suo stesso articolo.
L’evasione, esattamente come le grida di intolleranza e quant’altro, è un mezzo per richiamare l’attenzione su un malessere profondo. «Con essa i cittadini dicono allo Stato “noi abbiamo bisogno di tenerci più soldi [...] tu ci dovresti dare più soldi, quindi dovresti spendere di più”. L’evasione è quindi una RICHIESTA dei cittadini allo Stato. Quando i cittadini evadono, essi semplicemente espandono INFORMALMENTE la spesa dello Stato.
Ora, la domanda è: questa richiesta, questa espansione di spesa imposta, è legittima? La risposta è chiara: A) in larga parte sì, perché proveniente da cittadini/aziende che davvero senza evadere non sopravviverebbero. B) in piccola parte no, perché frutto dell’ingordigia di alcuni milionari o miliardari».
Bene, ora vediamole tutte e due.
Chi evade perché non ne ha mai abbastanza si copre di una colpa che va dimezzata, perché il denaro che essi sottraggono allo Stato viene poi o speso, oppure investito in risparmi. Il denaro che spendono (che include quello temporaneamente ammassato in paradisi fiscali) ritorna in circolo nelle economie, crea domanda, cioè vendite, lavoro, occupazione, investimenti. Questo non è male, anzi, ed è il 50% della colpa che decade. Rimane quel 50%
Cosa accade allo Stato se incassa meno tasse? Accadono SOLO quattro cose:
- ha meno mezzi per controllare l’inflazione (si tassa per diminuire la massa monetaria in circolazione se è eccessiva e quindi causa inflazione)
- ha meno mezzi per controllare i patrimoni privati (si tassa per impedire al Paperone di diventare più ricco dello Stato)
- ha meno mezzi per incoraggiare o scoraggiare certi comportamenti e consumi (si tassa il consumo di alcool e si detassano i comportamenti ‘green’)
- ha meno mezzi per controllare la domanda in economia (si tassa per frenare i consumi se eccessivi, si detassa per incoraggiare l’economia se langue)
L’unico problemino che ha fatto precipitare gli eventi è stata la politica di sconsiderata adesione alla moneta centrale europea senza alcuna sovranità degli stati. In tal modo, infatti, lo stato deve andare ad elemosinare in Europa e presso banche private creando una voragine di debito incolmabile.
Ma... «bè, questa è un’altra storia, che NON cambia la vera natura dell’evasione fiscale».
In fin dei conti me lo sentivo che la crociata all’evasione fiscale è tutto un polverone per deviare l’opinione pubblica. Un’ennesima guerra fra poveri che fa scagliare gli uni contro gli altri per coprire le cause reali del mal d’economia!
il m.e.r.lo
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Fonte: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=701