Mariana è diventata oramai la nuova Eldorado, terra di Narnia, luogo di scoperte e leggendari personaggi dalla natura favoleggiante, con montagne che s’ergono e tramutano tutto in oro.
Anche la Rai ci si mette!
La campagna mediatica che mitizza la discarica di Mariana batte su quotidiani, riviste e tv.
Gli assensi vengono tirati fuori dal cappello a cilindro. L’ampliamento alla discarica sembra oramai cosa fatta e indispensabile.
I personaggi intervistati sono stati selezionati nell’ala dei realisti del re, i tiepidi e i dissidenti lontani nell’ombra: se vogliono vedere da vicino o saperne di più si arrangeranno con il passaparola e le voci di corridoio. Nell’era di internet e della comunicazione di massa... qui il tempo si è fermato. Chi vuole guardare il servizio, dovrà sperare nella fortuna: non si sa bene quando e su che rete esattamente andrà in onda. Qualcuno l’ha già visto su Rai 1, qualcuno su Rai 2 e qualcun altro ancora su Rai 3, ad orari diversi e in giornate diverse. Mah....!?
Gli scritti manent, per fortuna. Affidiamoci a loro per fare un po’ di ordine in questa ridda di notizie.
Per La Repubblica (1) il sindaco Rosa è forte come un leone, compiaciuto del suo reame, un’isola felice, che è stata salvata dalla bancarotta proprio grazie alla coraggiosa e sapiente scelta di accettare la discarica sul suo territorio.
Nel descrivere il paese e gli incentivi prodigati a tutti gli abitanti si esagera un poco e si abbonda in smancerie, colorando di rosa un monticello allegro dove “non c’è mai odore cattivo” grazie alla pronta copertura con la terra; immaginando un paese senza tassa sui rifiuti; ipotizzando l’imminente costruzione di una fantomatica palestra. Addirittura si arriva ad ammettere candidamente, facendosene beffa, che la magica montagnola, pur nel nostro territorio, è stata piazzata effettivamente a ridosso dei comuni limitrofi (“così s’imparano a non aver voluto prendere accordi con noi” pare ne sia la morale sottintesa).
La Gazzetta di Mantova, poi, ci fornisce un quadro d’insieme più decisivo.
Un giorno leggiamo dell’esistenza di un leggendario “fronte dei no”(2), all’insaputa di tutti, portato avanti da una minoranza sparuta e “spaventata”, che osa timidamente opporsi o chiedere maggiori rassicurazioni di fronte all’imprevisto ed improvviso ampliamento della discarica. Ma il giorno dopo compare subito il ruggito di risposta di Rosa (3), che, accanto ad una foto a mezzobusto ed un sorriso rassicurante, si dichiara aperto e “pronto al dialogo”.
Sì, bé... pur che siano critiche costruttive... che non si parli di politica... che si sia sostanzialmente d’accordo con la sua linea... che si parli con nomi e cognomi e non con una “lista” di rappresentati ufficialmente eletti.... e, possibilmente, sempre che la minoranza non si rifiuti di partecipare alle riunioni preliminari proposte dalla maggioranza...
Insomma si può “intercedere” con il sovrano, ma, non “ledere la sua maestà”, incontrastata e meritata con regolare maggioranza da almeno un ventennio.
Non a caso, infatti, nessuna vera opposizione civica e “indigena”, prima di questo mandato, si era mai davvero presentata alle elezioni.
Ma Rosa lo schiacciasassi, con la sua banda formidabile e preparata, non si è lasciato certo intimidire da questo gruppuscolo di pochi topetti sprovveduti, poco amalgamati fra loro e con zero esperienza di sedute e consigli. Sepolti fra scartoffie, regolamenti, riunioni, e tavole rotonde di approfondimento preconfezionato sono stati messi miseramente a tacere.
Un’epica battaglia fra felini e roditori si è svolta silenziosamente ed impietosamente ad armi impari. La stoica resistenza dei topolini s’è barcamenata alla bell’e-meglio sulla scia delle critiche alla faraonica opera sul fiume, sulla segnalazione dell’incompatibilità di un esponente della maggioranza, sino a proseguire con altre richieste su mezzi scuola e palestra, ma rischia ora di fallire miseramente per questa nuova durissima prova.
L’ampliamento della discarica, difatti, è stato un colpo magistrale, incredibile, definitivo. Dopo aver superato la crisi della momentanea diminuzione dei conferimenti, dopo la prospettiva di una prossima dismissione della montagna d’oro, dopo la grande crisi dove i tagli sulla spesa statale e sugli incentivi ai comuni sembravano realtà... il leone Rosa ruggisce ancora, persino più forte, alla faccia di tutti quelli che avevano pronosticato la fine del regno delle cicale e dei facili sperperi.
Gli ingenui oppositori, hanno puntato tutto sul tentativo di conglobare su di sé il
“fronte dei no”. Hanno osato chiedere sottovoce una riunione di informazione, hanno sfidato impunemente il grande Rosa, che ha a cuore il suo regno più di loro, e che piuttosto di dargli ‘sta soddisfazione, manda un araldo a comunicare che indirà addirittura una riunione pubblica! (Chissà perché ‘ste benedette riunioni avvengono sempre a progetto concluso e a decisioni prese?).
Ma insomma: ci sono mai stati incontri preliminari con la maggioranza per chiarirsi e per spiegare le situazioni più spinose? Perché la minoranza ha rifiutato i magnanimi incontri preliminari offerti dalla maggioranza: aiuto fasullo e paludoso o reale e concreto?
C’è solo una vaga illusione che qualcuno lassù dibatta e si preoccupi per noi, ma in questa Narnia delle meraviglie, fra re leoni, topi parlanti e natura “mutante”, il risultato per la popolazione pare lo stesso: si continua a non capirci un granché; tanto vale non interessarsene e continuare a dar retta a voci e pettegolezzi, fino a che le cose, bell’e fatte non ci saltano fuori davanti agli occhi!
Dopo di ché faremo qualche critica, se ci andrà di borbottare, oppure ce ne staremo zitti e quadrati come svizzeri: c’est la vie!
il merlo
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(1) - http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/01/22/il-paese-diventato-ricco-grazie-alla-discarica.html
(2) - http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/01/23/news/discarica-torna-il-fronte-del-no-3254518
(3) - http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/01/25/news/rosa-pronto-al-dialogo-3270019
