C’è un gran subbuglio su questo momento astronomico propizio (niente a che fare con gli oracoli degli oroscopi) per inviare meditazioni e pensieri amorevoli al nostro pianeta.
Ma come si fa davvero a pregare, meditare, e a canalizzare le energie? Perché farlo, se vogliamo abbattere gli ordomondialisti che da sempre sognano il dominio planetario su un branco di pecoroni?
Perché l’unione fa la forza, non solo il gregge.
Nessuno ha la ricetta in tasca, ma ci hanno insegnato semplicità. Niente riti complicati (creati “a posteriori” dalla chiesa e i consessi degli uomini). Veglia e concentrazione nell’orto dei getsemani.
Difficile non dormire. Come facciamo a rimanere desti?
Solitamente gli eventi della nostra vita, le relazioni con gli altri, l’ascolto o la lettura in genere suscitano delle reazioni. Ogni soggetto reagisce in maniera differente: con emozioni, passioni, chiusure, paure, gioie, immagini mentali, intuizioni, sensazioni tattili o odorose.
Solo i pensieri fluidi come l’acqua, buoni come il pane e duri e puri come ruvida roccia ci destano davvero e fugano le nebbie.
- Questo misto di immagini, emozioni, concetti e sensazioni è visualizzare, percepire.
- Rifletterci sopra con persistenza e agire di conseguenza nella vita e nella condivisione è far vibrare la propria anima ed energia, risuonare con una certa frequenza.
- Il tutto, scevro da distrazioni mentali futili, è meditare o pregare con cuore puro.
Le nostre facoltà sono divine e “creano” come il proprio Creatore, ottengono ciò che è degno di essere chiesto.
Un bel respiro. Chi ben comincia è a metà dell’opera.
il m.e.r.lo
Movimento Energetico di Risveglio Locale
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