il merlo oggi è più curioso e cerca lontano dal nido

7 settembre 2013

Onda blu

Lapo Simeoni - 2010
Dall’intrigante spiare dal buco della serratura, di strada ne abbiamo fatta!
Dal monitor spia-mutande in aeroporto alla robotica di macchinari ad impulsi telepatici il passo è ormai compiuto. Mancava solo che ci scrutassero fin nell’intimo delle fibre dell’essere, come i Visitors.

images_V Cosa cercavano i nostri bravi lucertoloni, pronti a fingere pace, amore ed energia gratuita prima di invaderci? Una bazzecola, robetta invisibile ancora tutta da dimostrare, figuratevi... l’anima!.
Gli era giunta voce di un nucleo animico immortale mai sentito prima: dovevano estrarlo e possederlo a tutti i costi. Così attiravano i terrestri nelle loro astronavi per straziarli con uncini affilatissimi e penetrare sino all’interno più estremo della materia a caccia dell’essenza sottile. Inutile dire che i poveracci gli crepavano sotto gli occhi e non ci cavavano un ragno da un buco. Si stizzivano pure, per le urla e la scarsa resistenza delle loro cavie.

Fluorescent_image_for_NS_smallMa siamo davvero così diversi da loro?
Oggi leggo che da sperimentazioni su un verme è stata scoperta la luce blu della morte. Ovvero un’onda di luce azzurra percorrerebbe tutto il corpo nel momento esatto in cui avviene la morte. Una specie di impulso elettrico/energetico che propaga il messaggio di morte di cellula in cellula, sino a che tutto l’organismo rimane privo di vita. 

Avevamo davvero bisogno di vederlo?  
Ora gli studiosi sono alla disperata ricerca di una possibilità di bloccare il propagarsi di quest’onda o di deviarla, di estrarla o distillarla.
Fin dove ci spingeremo, sino a che punto interferiremo? Giudicheremo e aspireremo Ie anime nocive come novelli Soul-busters dell’Ade?

Faust ha venduto l’anima la diavolo, l’uomo cede all’influenza del suo dio dei limiti (1).
La paura dell’ignoto ci impedisce di tornare con serenità al Padre, alla Vita, all’essenza che trasmuta, al fluttuare e all’espandersi che oltrepassa i confini. Combattiamo una guerra intestina che ci tiene prigionieri in questa dimensione temporale. Il karma, l’eterno ritorno, la lunga vita, l’immortalità del corpo.
Per placare il nostro espandersi puntiamo al dominio e al controllo dei mondi. Con lo sguardo alle giga dimensioni di soli e pianeti, ficchiamo il naso nel microcosmo delle nano particelle. Vogliamo avere “certezze” comprovate, svelare i misteri, dominare e soggiogare. Conoscere senza comprendere.

Ma cosa succede all’organismo sotto i ferri del nostro indagare?
E se tutta la materia - proprio “tutta” - fosse vivente? Dall’inerte alla gassosa all’infinitesima particella di un corpo, dagli embrioni agli insetti alle rocce minerali: ogni volta staremmo torturando un essere vivente. Se da una manciata di atomi e sotto-atomi si ottiene un’esplosione di energia tanto incontenibile e devastante, quanta ce n’è in organismi più complessi? E quanta ne danneggiamo, manipolandola senza criterio?

La strada di questi cervelloni è lastricata d’oro e di belle intenzioni: rincorrono la morte per trovarne le cause ultime e guarire le malattie, fermare l’invecchiamento. Vivere sempre più a lungo in un unico corpo - debitamente selezionato e plasmato secondo il volere e le bisogna dei controllori, in questa stessa dimensione e società di eterni ritorni e di crisi, di boom economici, di guerre di ingiustizie e di teste ottuse! (2)

night grassEppure ho la netta sensazione che possiamo essere materiali e immateriali, come nei sogni. Le idee non passano forse nelle sinapsi con la fulmineità dei impulsi elettrici?  
Cosa siamo se non una scintilla?
Una scintilla radiante che esprime il tutto, il senza tempo, l’oscurità e la luce. Una scintilla velocissima e immobile che appartiene a ogni cosa, che in ogni cosa trasmigra e poi trascende.

Ma questo è troppo strano. Senza occhiali non vediamo, senza trampolini non saltiamo, senza aerei non voliamo. Come arriveremo alle stelle? 
Così le nostre avanguardie scimmiottano i coccodrilli spaziali del cine, dissezionano e osservano, predatori di tesori che la morte protegge, a guardia delle vie dell’anima.
Un po’ come quando si parlava degli incidenti letali provocati dai sassi lanciati dai cavalcavia, e i cerebrolesi, invece che stare in guardia, si mettevano a lanciarli anche loro, degni emuli.
 
il m.e.r.lo
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P.S. tutto accade velocemente: scopro che è appena pubblicata una foto-immagine di un corpo umano al momento del decesso... link ununiverso
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Note:

Fonte: segnidalcielo 

1 - Yhwh è il dio dei limiti, in grado di donare l’esistenza ad un organismo, di fornirgli un’individualità de-limitando la sua essenza entro un corpo e un sistema di regole ben definiti. Oltre quello c’è il caos, il dissolversi, la fuga dal Paradiso terrestre. Ma ’Elohiym è la sostanza stessa di cui siamo fatti è il dio del divenire che tutto contiene e crea (pagg. 158, 162-163 Libro della Creazione, Igor Sibaldi, ed. Frassinelli 2011)

2 - Ogni malattia è associata ad un particolare modo di essere. Esiste un tipo di personalità associata con le malattie del cuore, un'altra associata al cancro, un'altra ancora con la miopia, eccetera. Il modo di essere della persona ha generato dello stress che, quando arriva al livello fisico, si manifesta come sintomo. Quando qualcuno vuole liberarsi del sintomo, deve abbandonare il modo di essere associato ad esso (...) si verifica un cambiamento del filtro percettivo attraverso il quale si vede il mondo (...) poiché le nostre percezioni creano la nostra realtà, c'è trasformazione (...). Martin Bofman, pag. 151 Guarire, TEA, 2002
Sempre più studiosi e operatori di guarigione adottano un'approccio olistico alla malattia, volto più a comprendere il messaggio di squilibrio che la malattia trasmette piuttosto che concentrarsi sulle sintomatologie esterne. L'indagine e la dissezione della materia diventano dunque superflue.