Finanziaria 2010: nuovo giro di vite.
Ancora tagli alle spese del carrozzone statale, e agli enti comunali.
Tanto le olimpiadi le abbiamo perse: concorrerà Roma.
Ma non temiamo di svuotare le nostre tasche, non paventiamo la delusione per le aspettative di un futuro più pieno: meditiamo e ci sentiremo più liberi.
Meditazione:
- Sediamo in posizione comoda, rilassiamo le spalle e chiudiamo gli occhi.
- Le mani rilassate, appoggiate alle gambe, possibilmente verso le ginocchia, con i palmi verso l’alto.
- Quando avremo fatto un paio di respiri profondi e rilassati visualizzeremo uno schermo, un telo bianco o di colore neutro.
- Immagini di pensieri quotidiani, preoccupazioni future, vacanze, lussi e bella vita, tristezza e ansie… Tutto svanisce, piano piano.
- Al centro inizia a campeggiare una vite, che gira… lentamente… inesorabilmente.
- Poi anche la vite si rimpicciolisce lentamente, sino a sparire nel telo vuoto.
- Nessun pensiero, nessuna immagine.
- Rimaniamo ancora pochi istanti in questo stato di assenza e poi poniamo attenzione al nostro volto.
- Mantenedo gli occhi chiusi rilassiamo le labbra e tendiamo leggermente gli angoli all’esterno, in un sorriso sereno.
- Scrolliamo leggermente i palmi delle mani. Unendole insieme all’altezza del cuore leviamo verso l’alto un pensiero di ringraziamento a tutti i furbi e i disonesti, a coloro che ci hanno imbrogliato e hanno abusato della nostra buona fede, a coloro che hanno sperperato e contratto debiti, agli incapaci e agli irresponsabili, a tutti coloro che rubano e che hanno rubato, ringraziamo tutte le manovre fiscali, le speculazioni, il caro vita e la santa globalizzazione degli interessi economici che ci rende tutti schiavi e tutti fratelli.
- Ringraziamo ogni cosa che ci aiuta sulla via della sottrazione e del vuoto...
- Quando avremo terminato la nostra preghiera di ringraziamento saremo pronti per un bel respiro profondo e potremo aprire gli occhi e sgranchirci le zampe. Pronti e carichi per il resto della giornata.
Plasmiamo la creta per formare un recipiente,
ma è il vuoto centrale che rende utile un recipiente
[La regola celeste]
Lao Tzu
Il Merlo segue e conosce da sempre la regola celeste del vuoto e della leggerezza.
Salutiamo insieme la nuova finanziaria e fischiettiamo tutti allegramente, miei cari. Se c’è una cosa che non manca agli italiani è l’arte della rassegnazione e del bel canto.
il merlo