La pianura può godere di cieli limpidi, quando non soffre di umidità e ristagno di pressioni e nebbie.
Con la bella stagione la
visuale si amplia e i monti lontani compaiono all’orizzonte per salutare la primavera. Finalmente possiamo respirare e goderci la visuale. Quest’anno, però, un’infinità di bianche nuvolaglie stazionano da mesi e mesi sopra Mariana e dintorni, anche in pieno sole! In marzo/maggio le striature di sfondo erano più evidenti.
Da fine maggio/inizio giugno, però, queste scie sembrano sciogliersi e sfumare sin dal primo mattino, paiono più “naturali”.
Una trama di fili morbidi e discreti. Una garza leggera di sfondo. Non ho ancora visto un bel cielo limpido e azzurro intenso, completamente sgombro.
Per fare un esempio, queste immagini fotografano la giornata del 14 giugno.
In alcuni punti le velature si stropicciano a disegnare scarabocchi.
Anche verso sera le scie sembrano remote, si incrociano lontanissime e si perdono visivamente con il resto delle velature.
Cara la mia Terra, altro che “pianeta blu”.
Se queste sono le velature che ci riserva da oltre tre mesi la primavera, chissà che nebbie arriveranno quest’inverno!
Ma siamo sicuri sicuri che sono naturali e normali?
Se vogliamo distillare la situazione per trarne poche gocce di puro spirito posso ringraziare queste scie e il loro sospetto, così mi fanno contemplare il cielo ancor più spesso di prima.
m.e.r.lo.
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Nota: da molti giorni sto pensando di scrivere un articolo del genere e di pubblicare un piccolo “dossier” fotografico. Il giorno in cui mi decido a fotografare l’intera giornata e poi mi accingo a raccogliere il materiale per l’articolo... scopro essere un giorno speciale anche per altri blogger. Incredibile. Trovo su “Stampa libera” proprio un articolo ad hoc, pubblicato ahimè con maggiore tempismo del mio. A quanto pare l’interconnessione delle menti esiste. Sempre più persone si stanno accorgendo che qualcosa non va, che qualcuno sta manipolando natura e futuro del genere umano. Qui potete collegarvi al testo di Lino Bottaro.
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