il merlo oggi è più curioso e cerca lontano dal nido

23 settembre 2012

Alti e bassi

vertical turn
L’autunno ritorna. Dopo la siccitosa calura estiva tutto sembra tornare come prima.
E se a fine anno non succedesse un bel nulla? Nessuna elezione a novembre, nessun black-out generale, nessun arresto eccellente, nessuna tempesta solare o clamoroso mutamento magnetico, nessuno sbarco alieno e stessa disoccupazione anche nel nuovo gennaio di brina 2013?

La tensione scorre silenziosa e le aspettative si accumulano pigre anche nell’inconscio più riottoso.
Un moto di delusione scoppierebbe prorompente fra gli avanguardisti e si dilagherebbe a macchia d’olio sino a toccare anche i comuni mortali che hanno osservato a prudente distanza. I de-bunker e i cinici di professione girerebbero tronfi a petto in fuori e tutti gli altri tornerebbero a testa china nella disperazione del proprio piccolo orto.
 
Io invece consiglierei ai pellegrini di approfittare della sosta per rifocillarsi, riposare e poi ripartire in sella di gran carriera.
 
steampunk-bathGuardiamoci intorno, ogni cosa è uno yo-yo con alti e bassi. La nostra giornata, la nostra vita, la natura, e il movimento  stesso della terra è fatto di cicli, di andamenti altalenanti di andate e di ritorni. Sperimentiamo normalmente momenti di energia e vitalità, alternati a periodi di rabbia, fastidio o demoralizzazione per eventi stressanti o di routine. Dall’euforia all’apatia, dalle passioni all’insensibilità. Soddisfatti e poi ansiosi. Incontentabili e poi assuefatti. Rancorosi e poi dimentichi. Così le stagioni si alternano e i cicli vegetali e climatici caratterizzano l’aspetto del paesaggio.
Ma nasciamo e invecchiamo, sino a “salire” ad una nuova vibrazione/dimensione. Le civiltà dei secoli arrivano all’apogeo e decadono, vittime dei propri errori, per poi risorgere trasformate in nuove società, nuove organizzazioni. Alla fine tutto torna ma non è mai uguale a se stesso.
Progrediamo in continua espansione e contrazione di coscienza, ciascuno secondo il proprio ritmo, chi seguendo lenti tornanti per la scorciatoia più erta, chi veloce e spedito per le vie ampie e sinuose della lunga circonvallazione. Ma ciascuno ha bisogno di fare una pausa ristoro per poi rimettersi in viaggio.
 
Errare è umano, perseverare è diabolico. Diabolico è il tentativo di fare perdere la speranza, di fare credere che tutto possa tornare perfettamente uguale a prima, solo un po’ camuffato d’aspetto. Se anche nulla di eclatante accadesse tutto accade comunque, perché nel tragitto abbiamo visto cose, formulato pensieri, ideato nuove soluzioni e sperato in utopie gioiose. Ovvero abbiamo scelto e seminato i nostri semi. Sta poi a noi ingegnarci per migliorare il terreno e favorirne la crescita.
 
Se dunque non si avverassero i cataclismi profetizzati dai Maya per la fine del 2012?
 
Innanzitutto continui messaggi di rassicurazione sono stati inviati da scienziati, canalizzatori e interpreti Maya per spiegare che la fine del 2012 segna un passaggio nel senso lato del termine, non necessariamente tragico. Verosimilmente traumatico, come ogni cambiamento radicale, ma non per forza devastante.
 
In secondo luogo, il vero cataclisma deve avvenire all’interno di ciascuno di noi, in modo invisibile ma concreto. Questo è l’unico vero cambiamento che potrebbe consentire la nascita di qualcosa di nuovo e davvero positivo. Cosa sarebbe infatti un nuovo leader, un nuovo governo o un nuovo sistema economico se la popolazione fosse tutta disonesta, menefreghista e avida? Caste, lobbies, e gruppetti di furbetti la farebbero presto da padrone mandando a rotoli gli intenti buoni e puri.
 
Il male e il bene sono lati della stessa medaglia. Un coltello affilato può tagliare il pane, o ferire qualcuno, si sa. Un coltello però non è né cattivo né buono, semplicemente un coltello, uno strumento. Solo il senno e l’abilità di chi lo usa fanno la differenza.
Non stiamo scoprendo proprio ora l’inferno nascosto dietro le buone intenzioni della democrazia? Non ci stiamo accorgendo proprio ora che il nostro fantastico sistema occidentale di guerre, economie d’impresa, alleanze e colonie sta facendo acqua? Eppure per lungo tempo ci siamo sentiti “liberi” e “superiori” al resto del mondo sotto-sviluppato e sotto-dittatura.
Coloro che ci hanno salvato e “liberato” il 25 aprile ci hanno in realtà invischiato in alleanze militari, hanno condotto guerre e “missioni di pace” letali, hanno bombardato, torturato e accusato ingiustamente. Siamo stati precipitati a forza nella guerra fredda, abbiamo abbattuto i muri, ma siamo ripiombati nel “bipolarismo” fra due forze o nemici immaginari, uniti nell’Europa ma prigionieri NATO. Tutto torna. Ma niente può tornare uguale a prima. Chi sta tentando questa impresa è davvero “diabolico”.
 
Tutta colpa del “dio” denaro? 

No, anche il denaro è solo uno strumento dalla lama tagliente. I veri moventi sono debolezza e mancanza di discernimento. Il potere e l’aggressività sono ottime difese e veri toccasana per la sopravvivenza personale. In tal modo energie e risorse vengono sottratte ai propri sottoposti per ottenerne alimento, vigore, e autostima. Se sostituissimo il denaro con altro mezzo di scambio, che fossero biglie colorate o pura energia, sarebbe lo stesso. Invece che andare a caccia di soldi andremmo a rubare biglie ai bambini o a succhiare linfa energetica come vampiri.
Se non riusciamo ad emergere dai nostri propri abissi per cercare il tesoro dentro di noi continueremo a rubare agli flying angel altri ogni loro più piccolo oggetto luccicante.
Solo se siamo sufficientemente equilibrati nei nostri desideri e nella nostra volontà di amare noi stessi e supportare il prossimo saremo in grado di interagire con gli altri in modo onesto ed equilibrato. Chi meglio può amarci, coccolarci e nutrirci di noi stessi? Noi siamo divini per noi e per gli altri.
 
Un po’ come la storiella delle anime a tavola in Purgatorio e in Paradiso che avevano molto cibo di fronte a sé, ma nessuna possibilità di prenderlo se non tramite lunghi cucchiai: gli ingordi in Purgatorio tentavano di portarsi il cucchiaio alla bocca ma inutilmente, perché la forma e la lunghezza dei cucchiai glielo impediva; gli amorevoli in Paradiso, invece, si saziavano allegramente imboccandosi a vicenda.
 
Le stagioni tornano, i bioritmi vanno su e giù, ma niente è uguale. La terra stessa, oltre che girare su se stessa e intorno al sole, orbita verso altre galassie. Non torna mai nello stesso punto di prima.
Il ritorno è un rientro a casa dopo una giornata di lavoro. Un’occasione di riposo e di riflessione, un sonno notturno di rielaborazione dell’inconscio e delle emozioni provate. Durante la sosta i fumi del fanatismo e il rigore del nichilismo possono mitigarsi. Tempo di confronti e valutazioni su esperienze, abilità e sensazioni. Decisioni su cosa applicare e come, o cosa scartare. Esperienze per selezionare e raccogliere il nostro piccolo tesoro di gioia ed esistenza.
 
La vita è crescita e consapevolezza, ma soprattutto un dono.
Meraviglia di pura essenza. Né buona né cattiva, 
caleidoscopica e multiforme.
Pura felicità di esistere, conoscere, appartenere.
Osservare, sentire, espandersi e contrarsi 
in un respiro costante.
Lauterbrunnen waterfall

m.e.r.lo.