il merlo oggi è più curioso e cerca lontano dal nido

1 marzo 2014

Liberi o no

castle
La stellata di poche sere fa mi ha schiarito le idee.
Raramente capita un sereno che buchi la cappa dei lampioni di strada: là sopra tutto procede senza il distrubo del nostro domestico fragore.   

Ma cosa conta veramente tutta questa smania di consapevolezza, questo postare articoli critici, ascoltare talk show e avvelenarsi l’umore con la crisi, quando tutto cambia per non cambiare mai?    

Guerre e invasioni spazzano via interi popoli e memorie. Poi ricostruiamo tutto dimentichi delle saggezze perdute, credendoci i più forti ed i più furbi. Eppure sono caduti persino gli dei più potenti dell’Olimpo, i saggi orientali e il luminoso Dalai Lama.
Chi siamo, dove andiamo? 
La presunta consapevolezza che ci viene venduta oggi ci esalta e ci avvilisce al tempo stesso: ci leva la testa, ma ancora non guarisce né anima né pianeta. Ci agita, ci confonde e ci fa sentire ancora più forte il peso di non riuscire ad agire per risolvere i problemi. Lunga è la via per arrivare alle stelle.

Forse tutto quello che ora viene spacciato per conoscenza e consapevolezza fa ancora parte del gioco. Il gioco della mistificazione della verità e della distribuzione dei ruoli nel bel teatrino del bene e del male che va in scena dai tempi d’Adamo.
Viviamo e ragioniamo ancora rinchiusi dai limiti delle tre dimensioni della vita terrena, rischiamo di fallire sotto il peso della sofferenza, dell’inadeguatezza, e della vergogna. Come gli Ignavi danteschi corriamo dietro ad ogni banderuola, ad ogni mezza verità, senza sapere davvero chi regge lo stendardo e dove ci conduce. 

Crediamo nella pace, sino a che siamo costretti a difenderci con ribellioni e rivolte; crediamo nella lotta sino a che non vediamo crollarne troppo rapidamente i risultati; crediamo nell’impeto sino a che non siamo sopraffatti dalla dolcezza; crediamo nella gentilezza, sino a che qualcuno non arriva a calpestare tutto ciò in cui abbiamo creduto. Insultiamo un politico come il peggior furfante, sino a che non vediamo che quello successivo è peggio del primo; crediamo che un parolaio sia un sant’uomo sino a che non ci inganna con comportamenti fallaci.

E ancora crediamo che una notizia sia vera solo perché il dettaglio sul quale è incentrata è vero, non importa quanto di diverso ci sia tutto intorno per smentirla. E ancora crediamo che esistano differenze fra uomini buoni e uomini cattivi, sino a che un amico non ci inganna, o noi stessi non commettiamo un grave errore. E ancora crediamo di possedere qualcosa o qualcuno, crediamo di vivere e di morire, crediamo di conoscere la realtà in cui viviamo... sino a che non immaginiamo l’esistenza di ignote dimensioni e afferriamo la grandezza dell'Essere.
Liberi o no - Raphael Gualazzi & Bloody Beetroots

La scienza e la ricerca hanno mille facce. Reperti sconosciuti e remote pergamene giungeranno a smentire le ricostruzioni storiche, politiche e religiose più sicure. Quanti millenni può durare la verità scritta in un libro sacro?

Tutto il sapere e la scuola di questo mondo non bastano più. La potenza del pensiero e dell’immaginazioni cercano una Nuova Era in cui liberarsi.
L’omologazione del pensiero che passa dai media e dai format televisivi addormenta fantasia e spirito, lasciandoli in balia di paure e incostanti passioni. TV e web ci danno solo brandelli di consapevolezza, ma nessuna vera coperta che nasconda meschinità e pochezze. Qualche prezioso appiglio forse, ma nessuna vera scala che conduca alle vette del vero. La verità è cammino personale.

Come poterono i frati poverelli francescani praticare tanta spiritualità in epoca tanto ignobile e corrotta? Come fa un brav’uomo di oggi, a campare onestamente in mezzo alle bufere finanziare e sociali? Ci si prova, si fa.
Si tira avanti col chiarore del proprio esempio personale. Ogni atto di gentilezza e di fratellanza disinteressata emette una luce speciale, invisibile e potente, come quella che dalle lontanissime stelle riesce a giungere sino a noi.
 
friendshipPossiamo persino arrivare a comprendere e ringraziare i nostri carnefici per averci svelato che il luccichio dorato della sabbia del deserto non è vera gioia. Senz'acqua e verde si trasforma in miseria.
Il bene il male sono un’illusione duale. Non esiste l’uno senza l’altro. 
L'eccesso di violenze, oppressioni e veleni ci premono e ci avvertono di cambiare rotta. L'arroganza di patti, contratti e lobbies ci desta ad una nuova coscenza verso i nostri simili. La meschinità degli umani ci racconta quanto ipocrite siano le prediche sui pulpiti. 

Ciò nonostante ancora avvengono disastri nucleari, petroliere affondano, fumi e rifiuti intossicano, perchè ancora non basta. Ciò nonostante i voti si comprano, i favori si pagano, le giuste "amicizie" contano, i personaggi politici incantano.

Il troppo stroppia, la troppa ignoranza, la troppa apatia, la troppa consapevolezza non aiuta di certo. Non esiste un tg o un pc che possegga la verità all'ingrosso.  
Mille profeti non fanno un sol uomo. La verità si conquista sulla propria pelle.
Disintossichiamochi dai giudizi affrettati, troppe sono le cose che ancora scopriremo nel mistero dei tempi, quante sono le stelle nella volta del cielo.

il m.e.r.lo