il merlo oggi è più curioso e cerca lontano dal nido

14 aprile 2011

Bicchiere a metà

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Mezzo vuoto o mezzo pieno?
 
 
 
  




Dopo l’articolone della Gazzetta tocca al merlo fare un piccolo resoconto sulla tanto agognata assemblea per la discarica.
Pare che siano stati pochi i marianesi che hanno presenziato alla lodevole iniziativa informativa. Nausea mediatica, disinteresse o semplice pigrizia?
Molti gli extra-muros, però, con tanti sassolini nella scarpa da togliersi di fronte ai tecnici e all’amministrazione comunale.

Ma insomma, che hanno detto? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Volenti o nolenti, questa medicina ce la dobbiamo bere. Provo a metterci “un poco di zucchero” e a vedere il bicchiere mezzo pieno: 

imagesA)
Il veto iniziale imposto dal Comune di Mariana a non espandersi “rubando” altro suolo ed avvicinandosi maggiormanete all’abitato è stato rispettato, ecco il perchè dell’ampliamento verso l’alto.


B)
collina morenica Il riempimento del vallone non porterà ad un corpo unico con una vetta massiccia, di forte impatto visivo e di grande portanza di carico, bensì, verranno innalzati a mano a mano anche i colmi dei due lotti, fino ad ottenere una specie di doppia collina con leggera cavità centrale (riprendendo un po’ la morfologia delle colline moreniche, sostiene uno dei tecnici presenti).
  
C)
La progettazione tecnico-ingegneristica.... non fa acqua (molte le diapositive illustrative di tutte le garanzie di sicurezza, i teli di protezione, lo strato d’argilla di base, le doppie tubature di scolo ecc..).
E se anche sussiste ancora qualche margine di miglioria la Tea pare gioiosamente accondiscendere a tutti gli appunti fatti dai tecnici incaricati dal comune di “fare le pulci” al progetto.

striscione D)
La crescita e lo sviluppo della raccolta differenziata in Provincia paiono finalmente prospettare necessità sempre minori di discariche e inceneritori. Con la progressiva chiusura dei pochi impianti esistenti quella di Mariana rimarrà dunque l’ultima discarica a rimanere attiva sul territorio. 
 
E)
Si è affermato e ribadito che nessun rifiuto urbano che non sia stato preventivamente trattato, può accedere alla discarica di Mariana, pertanto nessun rifiuto campano pare abbia mai varcato e varcherà i cancelli di Cascina Olla (oè, ragazzi, mi hanno riferito così... ambasciator non porta pena!...)


E le polemiche, le accuse, le domande del bicchiere mezzo vuoto? Si è gettata molta acqua sul fuoco e si è provato a riempirlo:
 
a)
Sul traffico nei paesi limitrofi e sulla puzza che arriva nelle case circostanti si è minimizzato, lasciando comunque aperto uno spiraglio di ulteriore riserva di verifica.
 
b)
Sulle accuse ai tecnici di essere “di parte” (in quanto pagati dal comune) e di essere troppo favorevoli “a priori”, visto il loro scambiarsi mille convenevoli con la Tea, ci si è doverosamente indignati per l‘insinuazione, sbandierando la comprovata serietà e professionalità dei tecnici stessi.
 
c)
Sulle accuse politiche di alcuni esponenti della minoranza si è cercato di sorvolare, rigirando la frittata e portando addirittura il capolista ad esprimersi in modo quasi favorevole all’ampliamento della discarica.
 
d)
Sulle aggressioni “fuori tema” di alcuni Acquanegresi che lamentano persino ruberie di bambini dalle scuole, a suon di incentivi provenienti dalla discarica, si è ricusato fermamente il tutto: quelle sono libere scelte dei bambini e dei genitori, è una scelta politica dell’amministrazione, e non c’entra nulla con l’argomento della scelta della discarica (non sempre la “scelta” sta all’opposizione!) .
 
e) cavalli-plastica-riciclata
Per la plastica dei giocattoli e di altri oggetti, che pur se di buona qualità, non viene ancora ben riciclata per motivi economico-logistici, si è trovata una nuova collocazione fra i riciclabili, ovvero negli “ingombranti”, che, pare, subiranno ulteriore trattamento di recupero.
 
Insomma, accuse smontate pezzo per pezzo, aggressioni respinte, sicurezza garantita, incentivi assicurati, informazione pubblica fatta.... che vogliamo di più dalla vita?
 
L’intangibile verità emersa, infine, è questa: il comune mantiene, di fatto, la facoltà di esprimere riserve o addirittura il veto sul progetto, ma se non è in grado di portare motivazioni tecniche più che valide, la Provincia o chi per lei se ne può bellamente fregare e approvare ugualmente il tutto.
Ogni altra lamentela può servire solo ad ottenere di attenuare i disagi che i singoli abitanti percepiscono, ma non certo ad impedire che l’ampliamento prospettato prosegua.

il merlo


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