I politici battibeccano proprio come noi! Pare quasi di guardarsi allo specchio.
Non riusciamo ad andare d’accordo nemmeno in una riunione di condominio, figuriamoci in un partito politico dalle dimensioni nazionali! Ciascuno la propria testa, il proprio pensiero, la propria sfumatura e nessuno cede, sino a scontrarsi in discussioni e fazioni interne. Dai pettegolezzi di strada, i fraintendimenti e gli egoismi di parte sino alle macchinazioni, alle combutte e i desideri di vendetta. Siamo ancora fermi ai sistemi machiavellici del medioevo e agli interessi di casta del feudalesimo.
Spesso l’orgoglio ci offusca il ragionamento e pungola le emozioni sino a trasformarle in bufere e tormenti, come nell’inferno dantesco. Così, presi dalla mischia, non vediamo via d’uscita e prolunghiamo la rissa sino all’arrivo del “buttafuori” grande e grosso. Di fatto dopo ogni disordine ci siamo sempre affidati, esausti, ad un leader, un condottiero carismatico, un capo-armata, una cricca d’elite, o una mega lobby finanziaria e militare che facesse “ordine per noi”. Di fatto anche oggi sono in molti, sdegnati per le vicende politiche e le ingiustizie sociali, a invocare l’arrivo di un uomo forte in grado di fare “piazza pulita”, o a desiderare l’azione di un dio iroso che scacci i mercanti dal tempio e getti i ladroni nel fuoco eterno. Ma con un padre-padrone ci rendiamo schiavi inermi, folle di pecoroni incapaci di andare per via senza la protezione e la guida di un cane pastore.
Dividi e domina. Trai ordine dal caos. Gli avvoltoi attendono pazienti e inducono al panico e alla crisi, pregustandosi la preda.
Non ci accorgiamo che quel caos e quelle ingiustizie fanno parte di noi; noi stessi le abbiamo create. Dare qualche colpo di ramazza al cortile non servirà a pulirlo, se non guardiamo al fango che ci gettiamo addosso. Non cediamo facilmente la nostra sovranità. Non c’è bisogno di un uomo carismatico che ci obblighi ad andare d’accordo, ma di qualcuno che ci insegni con l’esempio e l’umiltà a guardarci dentro e a trovare la forza in noi stessi per migliorare il proprio ambiente sociale.
Basta liti e guerre da ultras, basta nomenclature d’apparato. I burattinai della politica creano i problemi e offrono le soluzioni fasulle per risolverli e mantenere in vita il sistema. Siamo tutti in coma, attaccati a fili e tubicini.
Un periodo geologico di 26mila anni è passato. Svegliamoci e dominiamo noi stessi, se non vogliamo essere dominati. Quando l’uomo smette di sbranare i propri simili è in grado di nutrirli e donare il proprio servizio libero dal denaro. Senza interessi, imposizioni, stenti e fatiche.
Uomo, conosci te stesso e andrai lontano. Responsabile, molto più libero.
il m.e.r.lo
