il merlo oggi è più curioso e cerca lontano dal nido

1 ottobre 2013

Rimetti a noi i nostri crediti

abbandonateli
 
E il debito si trasforma in credito come l’acqua in vino alle nozze di Cana. La verità è semplice come il Padre Nostro, ci spiega instancabile il buon Barnard, martire missionario della ME-MMT:

1) Lo stato italiano ha un enorme debito pubblico e tutti i cittadini devono ripagarlo - FALSO: 

Quando c’è un debito, dall’altra parte c’è un credito. Il debito è quello registrato nei computer del Ministero del Tesoro, debito.previewil credito è invece di tutti quelli hanno prestato i soldi allo stato, ovvero i cittadini italiani e le aziende italiane e straniere. Ergo, far passare il messaggio che persino sulla testa di ogni nuovo nato incomba un debito ingente... è pura demagogia. Uno stillicidio ossessivo creato per incutere timore e obbedienza cieca. 
In realtà i cittadini italiani e le aziende italiane e straniere hanno un CREDITO nei confronti dello Stato italiano. 

2) Quando c’è un debito bisogna saldarlo ripagandolo al centesimo (più interessi) - FALSO

Nelle macroeconomie degli stati occidentali moderni lo stato paga il suo debito semplicemente “rinnovandolo”, ovvero emettendo nuovi titoli di Stato per pagare le scadenze degli interessi (l’America e la Gran Bretagna lo fanno da più di un secolo!).

3) L’emissione di nuovi titoli e il rinnovo del debito finisce coll’aumentare il debito a dismisura - FALSO:

Chi se ne importa? Tanto lo si rinnova in eterno! I creditori sono i cittadini stessi dello stato e non possono che trarre beneficio dal pagamento degli interessi e dalla creazione di nuovo debito, perché i soldi servono a garantire benessere e servizi per i cittadini stessi. Di fatto il nuovo debito si trasforma in nuovo credito per i cittadini. Se invece lo stato chiede soldi ai cittadini per ripagare il loro credito, in pratica li tassa, andando a incidere sul sistema dei servizi e dei consumi e di conseguenza su tutto il circuito economico (meno commercio, più licenziamenti ecc..).

4) Per fortuna che c’è l’Euro e c’è gente seria che ci “tiene in riga”, altrimenti noi, corrotti e inefficienti, sforeremmo continuamente il bilancio. Pazienza, andremo in crisi per qualche anno, ma poi ci riprenderemo - FALSO:

Quando la moneta è sovrana e lo stato ha il potere di tenere sotto controllo i tassi d’interesse e l’emissione di titoli, l’economia a debito crea ricchezza e fornisce servizi. Quando lo stato, è in catene, invece, - come ora sotto il giogo europeo -, una tale economia crea solo disservizi, bancarotta e disperazione, perchè non può più "rinnovare" liberamente il debito per pagare scadenze e interessi, ed è costretto a restituire una moneta non propria a MERCATI PRIVATI con TASSI NON DECISI DALL’ITALIA. Vittima di strozzinaggio, in pratica. Persino la corruzione dei nostri politici, per quanto odiosa e causa di effettiva inefficienza, incide solo per una minima parte sulle tasche dei cittadini, rispetto a quello che fanno le clausole dei patti europei. 

(Per non parlare dell’intento criminale di svendere sottobanco e in sordina tutte le utilities italiane a finanziatori “fuori-porta”!) 

Ecco, con un “piccolo” cambio di prospettiva torniamo a vederci chiaro: il DEBITO E’ INEVITABILE E SALUTARE PER LO STATO (SOVRANO) che desidera la prosperità dei propri cittadini*. Conoscete stati nel mondo che abbiano un credito pubblico?

il m.e.r.lo
 
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Note:

*Non che mi diverta a difendere il debito - fosse per me abolirei ogni forma di denaro, figuriamoci (!) – ma la moltitudine delle informazioni e delle ricette di questo inizio millennio rischiano di mandarci in confusione. Dobbiamo fare chiarezza ed ancorarci ai macro-concetti più lineari e basilari.
Che poi alla base del sistema vi siano cause ancora più profonde, legate alla nascita del concetto di divisione e proprietà sin dalla notte dei tempi… bé, è tutta un’altra storia.