Come tempestivamente segnalato dal commentatore WWF l’articolo della Gazzetta ci fa tirare un sospiro di sollievo. L’”identità” del paese sembra essere salva.
È chiaro che, in caso di indebitamento e di crisi generale, sarà necessario stringere un poco la cinghia e rinunciare a qualche pietanza per garantirsi almeno la portata principale. Ma tutto sommato non ci va forse poi così male.
Il decreto, pare graziare i due piccoli comuni mantovani a rischio (Borgofranco e Mariana) e con essi, probabilmente, la stragrande maggioranza dei piccoli comuni d’Italia.
I microcomuni sotto i mille abitanti che non avessero confinanti altrettanto piccoli, godrebbero infatti di una sorta di “salvacondotto”, che li garantirebbe dall’essere inghiottiti e maltrattati dai fratelli maggiori.
Pur persistendo l’obbligo di associazione fra comuni per ottenere unità superiori ai 5mila abitanti, Mariana e Borgoforte potranno ancora mantenere una rappresentanza ben più nutrita di una sola persona: un vero e proprio consiglio con giunta e assessori.
Riassumendo per schemi:
Tutto
sommato mica male per una mini-city di 700 abitanti.
il
merlo
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